Da giovane sono stato ottimista, pensavo che con la scolarizzazione delle nuove generazioni e l’impatto positivo delle influenze di territori più civili ci sarebbe stata una convergenza verso standard migliori per certe posture mentali verso corruzione, maleducazione, degrado degli uffici pubblici, sporcizia endemica.
Mi sono sbagliato, l’amore per la mia terra mi ha tolto lucidità.
Ogni qualvolta oggi sono costretto ad entrare in contatto con la realtà locale (nel day after day ho creato attorno a me un’oasi con standard europei che mi permette un salutare distacco) frequentando un ospedale per i problemi di mia madre o un tribunale per testimoniare su un furto nei miei uffici, vivo la spiacevole sensazione che tanti ambienti sono ancora degradati (e degradanti) come quando ero ragazzo.
Ci ho riflettuto sulle ragioni di questo disastro sociale, morale, economico,…
La mia tesi parte dall’impatto del clima sull’essere umano che nei secoli per la mitezza delle temperature ha acquisito una mentalità pigra ed egocentrica.
Le conseguenze più evidenti della pigrizia sono la poca voglia di studiare o di lavorare e la ricerca di scorciatoie per non fare sacrifici.
Quindi, se sciatti sono gli adulti, inevitabilmente lo sono anche i loro figli o alunni.
Diventa un circolo vizioso che non si riesce a spezzare.
E poco c’entra con le attitudini del singolo perché, se una persona dovesse emigrare in un territorio più civile, si adatterà diventando un buon cittadino.
La mentalità è conseguenza delle influenze del proprio ambiente perché ognuno è per lo più il risultato della famiglia di appartenenza, del sistema educativo subito e delle relazioni sociali vissute.
Quindi la soluzione che da molti anni ho intrapreso, che è la bussola nella mia vita, è di compiere delle azioni di testimonianza di un vivere più civile con una mentalità aperta, tollerante, rispettosa, non provinciale.
Se e quando le testimonianze come la mia saranno tante da aver un impatto effettivo sulla realtà (ed il mio auspicio è quindi che in tanti la pensino come me), a quel punto pian piano lo standard di civiltà del mio territorio migliorerà.
Questa è la mia mission ed il 3 è il suo simbolo.
La mission 3 iniziata nel 1989
Giuseppe Ursino
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CEO del JO Group, cluster di aziende nato nel 1998 con core business in digital transformation e consulenza su fondi europei
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