L’aeroporto Vincenzo Bellini di Catania – Fontanarossa serve 7 provincie siciliane e quindi una cittadinanza di milioni di persone che hanno solo nell’aereo la soluzione per sopperire alla marginalità geografica. Inoltre, l’unica industria che al momento ha un futuro in Sicilia è quella delle imprese turistiche che è per lo più legata proprio ai voli, soprattutto diretti, ossia senza scali intermedi che allungano di parecchio i tempi di percorrenza, i costi del biglietto e i rischi di complicanze di ogni genere. Ecco perché il potenziamento dell’aeroporto catanese dovrebbe essere in cima ai pensieri di centinaia di sindaci, decine di consiglieri regionali e così via. Troppa parte del destino siciliano è legato allo sviluppo o al mancato sviluppo negli scorsi decenni dell’aeroporto Vincenzo Bellini di Catania – Fontanarossa. Ecco che allora diviene di enorme rilevanza che sia direttamente connesso sia con la metropolitana, per servire in pochi minuti la cittadinanza catanese, sia con la stazione ferroviaria, affinché prendendo un treno a Enna o a Caltanissetta si potrà arrivare in poco tempo dentro l’aeroporto. In Sicilia c’è fame di infrastrutture! Lasciamo perdere l’assistenzialismo che crea un popolo incapace di lavorare che finisce per credere di aver il diritto ad essere mantenuto dagli altri.
In Sicilia c'è fame di infrastrutture! Per il turismo vanno potenziati gli aeroporti
Giuseppe Ursino
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Giuseppe Ursino
CEO del JO Group, cluster di aziende nato nel 1998 con core business in digital transformation e consulenza su fondi europei
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