L’idea meccanicista che la nostra essenza spirituale, l’anima, si insedi nel nostro corpo al momento del concepimento potrebbe essere di facile comprensione ed accettazione, ma presenta dei problemi irrisolti. Se fisicamente alla nascita si innesta nel nostro corpo, dove si alloca? Nel cuore, nel cervello? E perché proprio lì? E poi cosa accade alla morte? Se ne diparte automaticamente o dietro un ordine divino?
Tra l’altro la convivenza spaziale spirito-materia presenta ulteriori criticità da interpretare: se lo spirito è presente nella materia, in quale materia è presente? Solo in quella umana? O anche in quella degli altri mammiferi? O a questo punto in tutto il creato? E quando si insedia nel corpo del nascituro? Automaticamente alla fusione di ovulo e spermatozoo? O automaticamente al distacco fisico dalla madre col taglio del cordone ombelicale, quando così diventa un corpo energetico e magnetico a sé stante? O quando comincia ad usare il suo libero arbitrio, cogito ergo sum?
E se, invece, spirito e materia appartenessero a due diverse categorie dell’esistenza? Il corpo alla dimensione spaziale che noi viviamo e l’anima, parallelamente dal punto di vista temporale, in un’altra dimensione? A questo punto non ci sarebbe nessuna convivenza fianco a fianco, ma solo un collegamento trascendente tra il nostro corpo e la nostra anima, come se il corpo fosse un pc “in locale” e l’anima un software “in remoto”.
E, infine, Dio è solo amore o è anche giustizia e quindi meritocrazia? E se esistesse anche una meritocrazia, allora quelle esistenze che non hanno avuto la possibilità di esser messe alla prova per esser poi giudicate, come saranno considerate post mortem? Ecco che sembra ragionevole pensare che solo con la reincarnazione queste persone possano concludere il loro “ciclo” per arrivare, quando pronte, al cospetto di Dio.
Anima e corpo, spirito e materia, giustizia e reincarnazione
Giuseppe Ursino
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CEO del JO Group, cluster di aziende nato nel 1998 con core business in digital transformation e consulenza su fondi europei
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