Il connubio mortale recessione - debito pubblico sta massacrando l’Italia senza una reazione adeguata

Giuseppe Ursino

Giuseppe Ursino

Tra il 1970 e il 1979 il PIL italiano cresce del 40%. Negli anni ’80 cresce di meno e aumenta del 25%. Negli anni ’90 subisce una busca frenata e cresce solo del 13%. Nell’ultimo decennio l’Italia è in recessione tecnica perché il PIL “cresce” solo dell’1,2%. Il debito pubblico italiano nel 1984 vale il 74,4% del PIL. Nel 1992 arriva con un’impennata al 105,2%. Nel 1994, senza più freni, sale fino al 121,8%. Poi, a seguito delle misure di riordino dei conti prese in coerenza col Trattato di Maastricht, nel 2004 scende al 103,9%. Di nuovo comincia a risalire e nel 2009 arriva al 116,1%. Nel 2010 arriva al 119%. Il connubio mortale recessione – debito pubblico sta massacrando l’Italia senza una reazione adeguata alla durezza della realtà.

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