In media il pubblico impiego in Italia guadagna il 30% in più del settore privato, con la distorsione dei dipendenti di alcune Regioni che guadagnano perfino il 50% in più. Lavorano meno ore alla settimana, hanno un tasso di assenze dal lavoro abnorme e quasi sempre hanno un livello di competenze effettive di gran lunga inferiori alla forza lavoro del settore privato. Quando si parla di tagli agli sprechi italiani non si parla quasi mai di normalizzare il valore degli stipendi del settore pubblico e di ridurne gli organigrammi, pensati quando si assumevano in massa nella pubblica amministrazione collaboratori che non servivano a nulla se non a fini politico-clientelari. Fin quando non si metterà mano a questa ingiustizia sociale, lo Stato con la sua burocrazia incapace e la sua tassazione asfissiante non potrà essere amato dagli italiani, c’è poco da fare.
Fonte: Ilfattoquotidiano.it