I tempi legali necessari al recupero crediti verso la pubblica amministrazione sono molto più lunghi che verso i privati, perché?

Giuseppe Ursino

Giuseppe Ursino

Un Comune del siracusano deve ad una mia azienda dei soldi e non paga.
Fino a pochi anni fa dopo 60 gg dalla comunicazione dell’esecutività del decreto ingiuntivo era possibile ottenere il recupero del credito. Poi con la Finanziaria 2007 il parlamento ha allungato a 120 gg il tempo concesso all’ente locale per pagare, creando quindi una disparità tra pubblico e privato. Allora si provò a contrastare questa differenza di trattamento, ma la Corte Costituzionale in virtù del privilegio concesso alla pubblica amministrazione (rimaniamo la cultura più pubblicista dell’Occidente) rigettò il ricorso.
Se poi ancora il Comune non paga occorre ricorrere per l’inadempimento al TAR e passano altri 6 mesi.
Se poi ancora l’ente locale non paga, occorre far nominare un commissario ad acta e passa un altro mese.
Insomma, almeno 18 mesi (sempre se non ci sono opposizioni strumentali del debitore) di carte, atti ed anticipo di denaro per pretendere il rispetto dei propri diritti. Non è surreale?

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